Il matrimonio di Chiara e Daniele a Roma, Roma
Di sera Estate Bianco e nero 4 professionisti
C&D
16 Set, 2017Il racconto del nostro matrimonio
Il padre di Chiara era ricoverato e fino a due giorni prima delle nozze non eravamo sicuri se sarebbe riuscito ad essere presente, ma per nostra fortuna Elio ha la scorza dura e non avrebbe permesso a nulla di impedirgli di accompagnare la figlia all’altare!
Quel giorno dava pioggia in stile Vietnam, ma per nostra fortuna (e per quella dei nostri ospiti) sono sempre stato bravo nell’arte di “fare i buchi nelle nuvole”, il metodo è piuttosto olistico perciò sorvolerò su questa parte della storia per non dilungarmi.
Con un tocco di esoterismo ancora nell’aria la mattina, quando scostai la tenda, il sole settembrino di Roma era caldo e le nuvole lontane. Ho tirato un sospiro di sollievo e continuato a vietare a chiunque di fare ipotesi sul meteo della giornata.
Nel frattempo fervevano i preparativi della sposa: il trucco, l’acconciatura e la delicata fase della vestizione. "Attenti al vestito che si rovina!”
Lacrime e commozione profusa inondavano la casa dei suoceri, dove Chiara aveva deciso di andare per prepararsi. In questo tornado di emozioni e gioia, corri de qua, corri de la, "chiama zio senti a che punto sta!” Di abbracci e frenesia. "Ma tu cugino ndo sta?” "Dai che i prossimi siamo noi!” “Ma Chiara?” "Eccola! Arriva la sposa!” “Ah Daniè Nun poi capì quanto è bella!”
Continua a leggere »La sposa era arrivata finalmente a Villa. Era ormai di fronte all’ingresso, Elio emozionatissimo al suo fianco, tutto era pronto e le note di “love me do” partivano dalla piccola cappella in overbooking quando Chiara si accorse di aver scordato il bouquet a casa.
Ormai era fatta, si disse: sposamose! Seguirono in ordine: commozione dello sposo, commozione degli ospiti, momento serio di promesse e istituzionalità.
“Ma come le hanno legate ste fedi!” “Che c’avevano paura che se sposavamo?” Flash, fate sedere nonna, rumore di ventagli che smuovono l’aria. Firme di rito, altra commozione ed emozioni profuse e siamo marito e moglie, altra commozione profusa, sudarella, daje che ce l’avemo Fatta!
Volevamo una cerimonia veloce e a Villa Lais sembrava più di stare dal norcino che a sposarsi, tutto è avvenuto in meno di dieci minuti, consiglio di introdurre il sistema con i ticket numerati per rendere tutto ancora più veloce. “Mejo, così annamo subito a festeggiare!” “Annamo che poi a Zio je viè fame!” ma prima le foto di gruppo, de qualsiasi gruppo, fomentate le nostre fotografe ci hanno fatto pure una foto con i signori del vicino centro anziani.
Fatte le foto di gruppo in mezz’ora di grande divertimento finiamo anche quelle di noi sposi, caffè e saliamo in macchina. “Ma come annamo?” “Ma zia viene in macchina con voi?” ”Ma i navigatori nel 2017 non li usa nessuno?" “Allora venite tutti dietro a noi!” “Si ma va piano che con queste scarpe guido male!”
“Evviva gli sposi!”
E così arrivammo alla locanda dei ciocca, al suo giardino meraviglioso con vista su Roma,le nuvole si avvicinavano ma il morale restava alto e l’aperitivo ci attendeva. Con nostra sorpresa arrivammo prima noi degli invitati, penso tuttora che siamo gli unici sposi a poter vantare questo record! Partì di li a breve il gozzovigliamento senza freni e remore, brinda qui, mettite na parrucca che se famo na foto, mascara di diverse tonalità che si accumula sul mio tight nero, gioia, altri Brindisi.
“Nun acciaccate er vestito a Chiara!” La location era magnifica, Claudia e lo staff avevano fatto un lavoro incantevole, di pioggia nemmeno l’odore e ormai il sole tramontava sulla città in lontanza mentre ci spostavamo all’interno per la cena. Ogni segnaposto era una pozione magica presa dal mondo di Harry Potter (mia moglie è una fan sfegatata), felix felicis, amortentia, seguiti da amatriciana e menù tipico Romano come da nostra richiesta.
“Evviva gli sposi!” “Brindisi!” “Discorso! Discorso! Discorso!”
Il buffet dei dolci, l’aroma di caffè ai tavoli e via con taglio della torta, una meravigliosa naked cake merito del gusto di Claudiotta e che ancora ci sognamo, la torta intendo... Seguirono folli danze e bisboccia mentre le nubi si addensavano sulla Locanda Dei Ciocca. Confetti e bomboniere, altri abbracci, baci, video e foto su Instagram, altro mascara sul mio tight, ma ormai era fatta,tutto era andato come volevamo ci eravamo divertiti un sacco!
E mentre i primi ospiti andavano via e noi restavamo nel patio a bere rum la pioggia finalmente fece la sua apparizione, ma ormai poteva piovere, non restava che brindare a noi, a un cerchio che si chiude e al nuovo che abbiamo aperto quel giorno.
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