Il matrimonio di Carlo e Hana a Torino, Torino

Il racconto del nostro matrimonio

Si dice "sposa bagnata, sposa fortunata". Beh, effettivamente mi considero tanto fortunata visti i tempi in cui viviamo. Il mio matrimonio è stato ribaltato all'ultimo, esattamente due giorni prima, per via del nuovo decreto ministeriale, che richiedeva un massimo di 30 invitati, ma almeno l'ho potuto celebrare. Il mio di invitati ne ha avuti 23. La giornata è iniziata con un bellissimo rito civile nel comune di La Loggia, nei pressi di Torino, la funzionaria è stata molto cordiale e ci ha anche scelto per l'occasione una poesia di Shakespeare che ci ha dedicato come augurio per questo nuovo capitolo delle nostre vite. Dopodiché ci siamo spostati tutti verso i Giardini del Meisino, location molto accogliente ed elegante scelta per il pranzo delle nozze. All'ingresso è stato offerto un rinfresco, e dopo è stato servito il menù di pesce sulle bellissime tavolate decorate con i colori caldi dell'autunno. Una playlist di sottofondo riempiva l'aria di canzoni a noi familiari, da "Il cielo in una stanza" di Gino Paoli a "Chiaro di Luna" di Jovanotti. E mentre gli invitati scambiavano qualche parola, il fotografo si è dedicato a noi. Un set fotografico tutto all'interno (fuori diluviava), e dopo qualche danza, il taglio della torta e il lancio del bouquet, era il momento di mettere le mani nella confettata e di salutarsi, così ognuno si rimise la propria mascherina e con gli occhi sorridenti ci avviammo verso casa.