Il matrimonio di Camilla e Luca a Roma, Roma

Uscendo dal portone di casa ho sciolto il nastro tenuto dalle mie due testimoni, come da tradizione, e sono salita, con un po' di sforzo, sulla magnifica Bentley argento che mi aspettava, davanti al palazzo dei miei genitori. Faceva caldo e c'era un solo spettacolare: sembrava davvero una giornata estiva ed ero felicissima, nonostante il traffico tremendo che mi ha fatto arrivare in chiesa con 40 minuti di ritardo!

La chiesa da noi scelta era il mausoleo di Santa Costanza, un luogo suggestivo ed unico nel suo genere: ho capito che avrei voluto celebrare lì il matrimonio dalla prima volta che siamo entrati a visitarlo! La cerimonia è stata molto commovente, accompagnata da organo, violino e dalla meravigliosa voce di un soprano solista: è stata un'impresa non piangere! Entrando ho subito cercato gli occhi del mio futuro marito: era ancora più bello del solito ed elegantissimo!

All'uscita siamo stati sommersi dal riso (che si è infilato nell'abito e da cui ho faticato a liberarmi) e dopo aver salutato gli invitati ci siamo recati a fare le foto prima all'isola tiberina e poi al ponte della musica, giusto in tempo per un meraviglioso tramonto!

Mentre eravamo in macchina abbiamo fatto, a piazza Venezia, il primo brindisi da marito e moglie, a cui ne sono seguiti poi molti altri, sia durante il tragitto che, ovviamente, una volta arrivati alla villa dove avevamo organizzato il ricevimento, casina di macchia madama.

Ci siamo divertiti molto, abbiamo cercato il più possibile di goderci il momento, sebbene dovessimo avere a che fare con mille incombenze pratiche (dagli ultimi pagamenti ai fornitori alla gestione degli ospiti). Abbiamo "tirato" fino alle 2 con alcuni invitati irriducibili che avevano particolarmente apprezzato, come noi, la festa ed in particolare, l'open bar! Lo definirei davvero il giorno più bello della mia vita, che è volato via in un soffio, ma che rimarrà per sempre impresso nel mio cuore!