Ciao sono Alessandro, e amo le diversità. Quando ero un ragazzino andavano di moda i pantaloni a campana con le toppe alle ginocchia che spesso avevano bisogno di essere ricucite o rammendate, il latte invece veniva venduto solo in bottiglie di vetro che si dovevano riconsegnare vuote al supermercato (ed eravamo già green senza saperlo). Per ascoltare le canzoni preferite si usavano dei giradischi portatili dai colori sgargianti, i singoli infatti venivano ancora incisi principalmente sui vinili 45 giri e, ricordo che ogni volta che mi lamentavo di qualcosa, tipo di dover indossare i pantaloni di velluto a coste, mia mamma non perdeva occasione per ripetermi il vecchio detto "il mondo è bello perché è vario". Lei voleva principalmente sottolineare il fatto che le persone hanno caratteri, opinioni e capacità diverse e che io dovevo accettare tutto questo, incondizionatamente. Ma soprattutto voleva dirmi che dovevo indossare quegli orribili pantaloni di velluto a coste, incondizionatamente (dopotutto indossandoli contribuivo nel mio piccolo a rendere vario il mondo). Sono quindi cresciuto ammirando le persone per le loro diversità, al punto tale che gli abiti stravaganti di Boy George (negli anni '80) mi sembravano del tutto normali, degli abiti ordinari (e sicuramente più belli dei miei pantaloni di velluto a coste). Mi piace lavorare a stretto contatto con le persone proprio per questo motivo, perché apprezzo e mi incuriosiscono le loro diversità. Per documentare un matrimonio in maniera efficace e unica mi serve conoscere il contesto, la coppia, sapere che storie raccontare. Ma è fondamentale che anche gli sposi conoscano me, perché si sentano poi veramente a proprio agio mentre li fotografo. Il rapporto che instauro con i miei clienti gioca quindi un ruolo fondamentale nel mio lavoro. Fotografare una coppia o un'intera famiglia, oltre a essere un mestiere, si trasforma in un'esperienza da vivere insieme, fatta di persone, luoghi, storie ed emozioni, e talvolta anche di sapori. Non è raro che a lavoro terminato, finisca con l'instaurare una sincera amicizia con molti dei miei clienti. Amicizie che poi vanno avanti negli anni a seguire. Il mio stile di documentazione è di tipo fotogiornalistico, e ciò significa mai dirigere e mai interrompere il flusso naturale degli eventi. Preferisco infatti fotografare le persone mentre vivono momenti veri, sinceri, intimi e consegnare loro un racconto fotografico il più veritiero possibile.