Papà in sala parto. Sono sicuri? Topic lungo

Io francamente sull'argomento sono combattuta.

Mio marito non era in sala parto con me perchè non fatto in tempo ad esserci visto che il mio bambino è nato molto rapidamente ma mi spiace che non ci sia stato. Nel mio caso non solo perchè lo ritengo un bel momento da vivere assieme, ma anche perchè avrei voluto che ci fosse, che vedesse quanto è duro e difficile, quanto forti siamo noi donne ad affrontare un momento del genere. Sento che molti papà ne escono molto colpiti perchè non si aspettavano che fosse così dura e che vedono la mamma sotto una nuova luce.

Poi secondo me bisogna fare un distinguo: ci sono uomini che stanno fisicamente male, che hanno proprio un problema con aghi e sangue, etc. quello è un problema reale pregresso e non vedo perchè forzarli a stare male.

Ci sono quelli che si impressionano solo per il parto e allora lì mi viene da dire: "povero patato, ti impressioni? io sto male da ore e ore, io mi lacero e vengo ricucita come un pollo e LUI non se la sente?!? lui soffre a vedere me che sto male? "

Va detto però che nel mio ospedale i papà rimangono rigorosamente accanto alla mamma, possibilemente alle spalle. Le ostetriche ci hanno detto che se qualcuno si allunga per guardare lo rispingono indietro: loro sono lì per dare sostegno alla mamma, non per guardare lo spettacolo.

Mio marito è uno molto suscettibile, io gli ho detto di fare come voleva ma che mi sarebbe piaciuto averlo con me ma che se durante il parto non se la sentiva poteva sempre uscire.. lui ci ha pensato tanto e ha deciso di sua spontanea volontà di stare al mio fianco, e lo ringrazio perchè è stato molto utile, mi teneva la mano e mi ha dato una forza incredibile.. mi ha stupito, non pensavo c'è la facesse lui che solo guardando 24h in sala parto aveva i conati di vomito.. mi ha detto che gli è venuto un mal di stomaco fortissimo vedendomi soffrire ma è stato un momento così emozionante che mi ha anche ringraziato perchè più volte gli ho chiesto di provare ad entrare...

Certo, l'importante è che a voi vada bene così. Ma non può valere come consiglio generale.

Per me, ad esempio, sarebbe inaccettabile che in un momento in cui sono vulnerabile mio marito pensasse prima alle sue fobie che alle mie esigenze.

Boh, non capisco il discorso dei funerali... Cmq a questo proposito mia mamma dice sempre: ai funerali non si va per i morti, ma per i vivi. Vale a dire, non si va (solo) per salutare il defunto, ma si va soprattutto per essere vicini a chi è rimasto.

Poi l'importante è che a voi vada bene così. Però è una scelta vostra personale, non può valere come consiglio per gli altri.