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Matrimonio

Il menù di nozze con prodotti locali: l'importanza della tradizione secondo La Casa del Grecale

È possibile proporre in modo elegante ed esclusivo un menù tradizionale, con piatti tipici della cucina locale? Certo che sì! La Casa del Grecale ci spiega come.

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La Casa del Grecale

 

Avete già scelto la location perfetta per il vostro matrimonio e adesso siete alle prese con il menù del banchetto? Se siete appassionati della cucina locale e non volete rinunciare ai piatti tipici della vostra regione, sappiate che optare per le ricette più tradizionali non significa affatto rinunciare alla raffinatezza e all'originalità.

Il proprietario de La Casa del Grecale, l'avvocato Trubia, ci spiega come proporre un menù di successo.

 

  • Quanto è importante la cucina regionale per un banchetto di nozze?

Il collegamento con il territorio è fondamentale per proporre un menù genuino e tradizionale, così come sostenere la filosofia dello “Slow Food” e dei prodotti a chilometro zero. Alla Casa del Grecale, ad esempio, per evidenziare il rapporto tra buona cucina e ricette locali, abbiamo creato “Mangia Comu Parri”, frutto di una forte appartenenza territoriale, di un'approfondita conoscenza culturale, di un'attenta ricerca di antiche preparazioni e di materie prime eccellenti, oltre all'esperienza di grandi maestri cucinieri della nostra isola.

Sono tutti questi elementi messi insieme e ben amalgamati che fanno la differenza.

 

La Casa del Grecale

 

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  • È necessario presentare la cucina locale in maniera tradizionale?

Uno dei punti di forza di un banchetto di successo è quello di riproporre in maniera unica e sofisticata anche i piatti di origine più povera della tradizione popolare. La “Gran Parata di Cosi Licchi” che apre il banchetto, ad esempio, è una manifestazione di cultura siciliana in cui si celebrano le specialità a fortissima connotazione territoriale.

E per far in modo che il piatto venga prima ammirato e poi assaporato con gusto, è importante curare gli allestimenti. Si può optare per preziosi tavoli rotondi in ferro battuto, di segnata eleganza, sormontati da alzate celebrative che richiamano stilemi classici. O formare delle “isole a tema” con tovaglie all’uncinetto, centrini in chiacchierino e con i simboli della propria terra.

 

La Casa del Grecale

 

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  • Quanto è importante che lo chef sia del posto?

È indispensabile, perché l'obiettivo di un banchetto con cucina tradizionale è quello di tramandare e difendere la storia culinaria di una terra.

I nostri maestri cucinieri difendono con entusiasmo e passione autentica la tradizione gastronomica dell’isola, forti dell’esperienza dei Monsù, i cuochi francesi chiamati a servizio dall’aristocrazia siciliana ai tempi del Re Sole e che seppero unire la loro esperienza a quello che offriva la ricca tradizione culinaria dell’isola.

 

La Casa del Grecale

 

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  • Anche per quanto riguarda i vini che accompagnano le portate è meglio sceglierli locali?

Certamente! Sono i vini che esaltano i sapori e danno valore ai piatti. Meglio prediligere grandi vitigni autoctoni, IGT e DOC e affermate etichette di primarie aziende vinicole della propria regione.

Gli sposi dovrebbero avere la possibilità di scegliere il vino che meglio si sposa con il menù prescelto e le bevande di accompagnamento delle pietanze durante una cena di degustazione. E, qualora possibile, dovrebbero richiedere i suggerimenti personalizzati da parte dei "maestri cucinieri” della location.

 

La Casa del Grecale

 

  • Che formula consiglierebbe per questa tipologia di menù? A buffet o a portate?

La formula ideale in grado di coniugare il meglio di entrambe le opzioni sia quella del “buffet-portate servite al tavolo-buffet”, vale a dire un percorso sensoriale di buffet in buffet, che delizia gli ospiti e li incanta con una scenografia d'effetto e una grande varietà di tavoli tematici.

Solo quando il Mastro di Festa ritiene che si sia giunto il momento, invita gli ospiti a dirigersi verso i tavoli superbamente arricchiti, dove si lasceranno sedurre dalla bellezza dei dettagli della tavola e dalla particolarità delle portate che verranno servite.

 

La Casa del Grecale

 

 

  • E per i dolci? Che consiglio darebbe agli sposi?

Anche in questo caso, il risultato migliore è il connubio tra presentazione e gusto. Non bisogna aver timore di apparire esagerati perché il momento dei dolci è un evento nell’evento.

Dovrebbe essere un autentico viaggio fra sapori antichi e ricercati, preparati con amorevole passione dai pasticceri della casa secondo la stagionalità.

Fra le nostre proposte, sempre in un contesto scenografico eccezionale, suggeriremmo “A Putìa del mastro Cioccolataru”, la ricotta, la cassata i cannoli e i cannolicchi, i geli del barone, i semifreddi alla mandorla.

 

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  • Anche per la torta nuziale vale la stessa regola d'oro?

Senza ombra di dubbio. È a lei che spetta il posto d’onore e le proposte sono così tante ormai che può essere scelta in diverse forme, gusti e decorazioni.

Ma attenzione: arrivando dopo un banchetto piuttosto particolare, è sempre meglio assicurarsi che sia delicata. Dunque, via libera a scenografia e qualità, ma con un occhio alla leggerezza!

 

E voi? Che ne pensate? Sceglierete un menù tradizionale anche voi o opterete per una cucina più sperimentale?

 

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